Alcuni giorni fa il nostro ministro degli interni ,M.Salvini, al termine del comizio tenuto a Pescara,dopo aver avanzato la sua candidatura a presidente del consiglio dei ministri ,ha invocato i pieni poteri :"Chiedo agli italiani, se ne hanno la voglia, di darmi pieni poteri per fare quello che abbiamo promesso di fare fino in fondo,[…]chi sceglie Salvini sa cosa sceglie." purtroppo non si è poi degnato di specificare cosa intendesse con questa affermazione,pratica molto in voga nella politica degli slogan,in cui si rutta qualcosa per aizzare le folle senza poi approfondire il tema;perciò cerchiamo,nel nostro piccolo, di riempire il vuoto lasciato dal ministro scrivendo dell'ordinamento politico italiano.
Il nostro sistema è una repubblica parlamentare,in cui i cittadini,aventi diritto al voto, eleggono dei rappresentanti (democrazia rappresentativa);i tre poteri fondamentali dello stato sono divisi in questo modo:
- Potere legislativo (potere di fare le leggi) spetta alle due camere ,camera dei deputati e Senato della repubblica ,che hanno gli stessi poteri (bicameralismo perfetto),elette direttamente dai cittadini (elezioni politiche).
- Potere esecutivo (potere di applicare le leggi attraverso la pubblica amministrazione,le forze di polizia,le politiche estere etc.)spetta al governo,composto dal presidente del consiglio dei ministri (nominato dal presidente della repubblica)e dai ministri (nominati con decreto dal presidente della repubblica,su proposta del presidente del consiglio)il governo per poter operare ha bisogno di ottenere la fiducia di entrambe le camere.Ultimamente si è spesso parlato di governi o presidenti del consiglio non eletti ,ma arrivati al potere tramite inciuci o oscure manovre di palazzo in contrasto con la volontà popolare;tesi simili servono solo a fini propagandistici di alcuni partiti che vogliono demonizzare le istituzioni o tenersi a distanza da alcune scelte poco popolari che quel governo era tenuto a fare;in Italia nessun governo è mai stato eletto dal popolo,ma tutti i governi per poter operare,hanno ottenuto la fiducia delle camere,quindi la responsabilità politica è da attribuire sempre ai parlamentari(scelti dal popolo,guidati dai partiti)che possono sfiduciare il governo quando vogliono.
- Potere giudiziario :amministrato dalla magistratura in nome del popolo.
Soprassedendo sulle manie da despota del nostro capitano,focalizziamoci sul potere legislativo,che come abbiamo visto spetta alle camere,cuore pulsante dello stato;sia la camera dei deputati che il senato dalla repubblica sono composte da rappresentanti eletti dal popolo attraverso elezioni politiche con un sistema elettorale misto a separazione completa (Rosatellum bis):
- 37% dei seggi viene eletto tramite sistema maggioritario a turno unico (chi vince si prende tutto il malloppo).
- 61% dei seggi viene eletto col sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 3%(i seggi vengono assegnati in maniera proporzionale ai voti ottenuti).
- 2% voto italiani all'estero.
In realtà il bilanciamento dei poteri si ottiene grazie soprattutto ad un equilibrio delle forze presenti in parlamento e ciò è determinato dalla legge elettorale;difatti un sistema maggioritario permette al vincitore ,anche a chi magari ha ottenuto solo il 20% dei voti totali,di controllare la maggioranza delle camere,ciò comporta dei vantaggi:
- la formazione di un governo stabile ,poichè sostenuto da un solo partito.
- semplificazione delle dinamiche politiche;l'elettore saprà (dato che un solo partito detiene la maggioranza)chi premiare/penalizzare in base a ciò che è stato fatto/non fatto durante la legislatura.
- Responsabilizzazione dei partiti,che, non potendo più accampare scuse (non avevo i numeri/l'alleato mi ha tradito/congiura di palazzo)si troverebbero costretti a promettere solo cose che sono in grado di fare,senza lasciarsi andare all'immaginazione,scommettendo che non avranno i numeri per farlo.
- Indebolimento della democrazia,poichè senza adeguati contrappesi si rischia la deriva verso un sistema autoritario.
- scarsa rappresentazione del popolo nelle aule del potere,dato che i partiti minori ,votati magari da poche persone,sarebbero esclusi.
- Può generare un aumento dell'astensionismo,poichè chi vota i partiti minori ,conscio del fatto che non avrebbero alcuna possibilità di entrare in parlamento,non si presenta alle urne.
Il sistema proporzionale invece riproduce nelle camere le proporzioni delle diverse parti dell'elettorato espresse nei collegi;questo sistema ha dei vantaggi:
- Riproduce con esattezza la composizione del paese.
- sfavorisce l'astensionismo,dato che ognuno sa di poter essere rappresentato.
- limita le proteste popolari.
- Forte instabilità politica,dato che i partiti,non raggiungendo quasi mai la maggioranza assoluta dei voti,sono costretti ad allearsi con altri, formando governi deboli.
- minore responsabilità dei partiti,che,consci di non avere la possibilità di raggiungere la maggioranza,si permettono di promettere mari e monti,non dovendo mai rispondere direttamente di ciò.
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